La voglia di scrivere: questa sconosciuta, mi sembra lontana rispetto ai tempi in cui era priorità. Adesso deve succedere veramente qualcosa che mi fa girare il sangue dentro, che mi lascia un groppo in gola, per scrivere. Le mille e una ingiustizie di questo mondo mi fanno, per una volta, spingere veramente i tasti su questo PC Samsung Windows 8 di ultima generazione.
Oggi sono stato alla Domenica delle Palme, qui a Gerusalemme: sono andato alla processione alle 3.30, ho fatto una pennica prima (sono stanco, due weekend di fila che lavoro), vado per obbligo di presenza. Per fortuna arrivo un po’ in ritardo, nel senso che ai volontari avevamo detto di essere la per le 2.30, ma la prima ora di fatto è andata persa. Becco Werner, 73enne svizzero rampante che ha rinunciato a poco nella sua vita, Yvonne, arrabbiata con il prossimo e Kerstin, l’opposto, solare, gentile, con un bello stile nel vestire (abbina bene le cose). Faccio due chiacchere, prosieguo nel mio cammino, giusto il tempo di scattare questo prodigio
.. (quasi da canzone di Liberato) per poi tornare indietro. La processione non è come me la immagino dalle mie parti, mortorio da campese giù dal balcun, ma viva, con canzoni, ragazzi giovani che cantano in lingue diverse (arabo, spagnolo, ebraico, danese, italiano, swahili) con tante comunità a rappresentare la propria comunità. Bellissimo! Non ci sono troppi turisti, c’è gente ma Gerusalemme non scoppia: che mondo la città vecchia, non ci si annoia oggi. Incontro alcuni ragazzi che conosco, dal corso di arabo ai compagni di calcio di Sheikh Jarrah, mi fa piacere.
La cosa che mi spinge veramente a scrivere questo pezzo è la notizia di un gruppo di quattro ragazzi cubani deportati in Bielorussia, dalla Lituania. Non so spiegarmi perché ma questa notizia di Mari mi fa veramente arrabbiare: Sienos Grupe, gruppo di volontari lituani che operano al confine con la Bielorussia per dare aiuto di base ai migranti nella foresta, aveva appena ottenuto per loro un foglio che permetteva la loro permanenza per un mese in Lituania (un-mese-uno), ospitati in un campo profughi (quanto sono magnanimo ad usare questo verbo!) in attesa che la loro richiesta d’asilo venga valutata. Probabilmente sono ragazzi che studiavano in Russia, la situazione è pessima adesso e provano la loro via verso l’Europa. La cosa che mi fa incazzare è che la polizia di frontiera, nonostante il foglio concesso da un’altra autorità lituana, se ne sbatte letteralmente e spedisce questi quattro ragazzi cubani verso la Bielorussia. Ma quando cazzo è ingiusto questo mondo? NONOSTANTE un foglio emesso da un’altra autorità lituana, persone singole si arrogano il diritto di spedire indietro altre persone verso la Bielorussia. Ma chi sei? Che diritto hai di cambiare la vita di quattro persone, quantomeno per i prossimi mesi?
Il menefreghismo è una cosa che mi manda fuori di testa. Il non voler comprendere le conseguenze delle proprie azioni, è inaccettabile ormai, non ci sono più scuse. L’ipocrisia di voler insegnare agli altri come stare al mondo, quando non siamo in grado nel quotidiano di comportarci a modo.